Presentazione
La realizzazione delle opere di urbanizzazione costituisce, oramai da quasi un decennio, il terreno di polemica, e talora di scontro, fra due non facilmente assimilabili normative.
Da un lato, la disciplina urbanistico-edilizia, che consente la realizzazione diretta delle opere “a scomputo”. Dall’altro, il sempre più dominante ed incontrastato principio di concorrenza, che impone il ricorso alle procedure di evidenza pubblica, quale unico legittimo percorso di affidamento dei lavori. Nel travagliato confronto dialettico, sussistente fra legislazione e convenzioni urbanistiche e principio di concorrenza, le opere di urbanizzazione hanno conosciuto una contraddittoria disciplina, i cui margini di incertezza sono considerevolmente aumentati a seguito della nota pronuncia della Corte di Giustizia delle Comunità Europee del 12 luglio 2001, n. 399 (causa C-399-98).
Il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs n. 163/2006) ha introdotto in materia una disciplina non del tutto chiara, oggetto di disparate interpretazioni. Anche a seguito di sollecitazioni e censure, provenienti dagli organi comunitari, il “Terzo decreto correttivo” (D.Lgs n. 152/2008) ha ulteriormente modificato la normativa, con innovazioni di enorme importanza. Al contempo, a fronte della novella disciplina, residuano incertezze su taluni profili interpretativi ed applicativi, con particolare riguardo al nuovo “ruolo” che i Comuni dovranno assumere, laddove la realizzazione sia affidata ai privati, nella rinnovata veste di stazione appaltante.
Il presente seminario intende affrontare, anche attraverso una puntuale analisi storica, l’istituto delle opere di urbanizzazione e le ultime novità in materia, con particolare attenzione ai profili di maggiore incertezza e delicatezza e con la proposizione e l’esame di “particolari prescrizioni”, da introdurre in sede di convenzione urbanistica o, in caso di sua eventuale assenza, in sede di accordo accessivo al titolo edilizio (permesso di costruire – D.I.A.).
PROGRAMMA
1. La trasformazione urbanistico-edilizia del territorio e le opere di urbanizzazione.
2. Le opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
3. La realizzazione delle opere di urbanizzazione e la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee del 12 luglio 2001, n. 399 (causa C-399-98).
4. Le conseguenze applicative della pronuncia: la nuova “disciplina giurisprudenziale”.
5. Le possibili argomentazioni critiche alla pronuncia.
6. I successivi sviluppi giurisprudenziali e dottrinari.
7. La disciplina del Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs n. 163/2006).
8. L’iter di formazione del Terzo decreto correttivo.
9. Il nuovo regime normativo:
a) la parificazione fra primarie e secondarie;
b) le opere di urbanizzazione a scomputo di importo pari o superiore alla soglia comunitaria;
c) le opere di urbanizzazione a scomputo di importo inferiore alla soglia comunitaria.
10. La disciplina transitoria ed ulteriori questioni interpretativo-applicative.
11. Necessità di una disciplina convenzionale: le “particolari prescrizioni”, da introdurre in sede di convenzione urbanistica o in sede di accordo accessivo al titolo edilizio (permesso di costruire – D.I.A.). Esame di modelli
PROGRAMMA
1. La trasformazione urbanistico-edilizia del territorio e le opere di urbanizzazione.
2. Le opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
3. La realizzazione delle opere di urbanizzazione e la sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee del 12 luglio 2001, n. 399 (causa C-399-98).
4. Le conseguenze applicative della pronuncia: la nuova “disciplina giurisprudenziale”.
5. Le possibili argomentazioni critiche alla pronuncia.
6. I successivi sviluppi giurisprudenziali e dottrinari.
7. La disciplina del Codice dei Contratti pubblici (D.Lgs n. 163/2006).
8. L’iter di formazione del Terzo decreto correttivo.
9. Il nuovo regime normativo:
a) la parificazione fra primarie e secondarie;
b) le opere di urbanizzazione a scomputo di importo pari o superiore alla soglia comunitaria;
c) le opere di urbanizzazione a scomputo di importo inferiore alla soglia comunitaria.
10. La disciplina transitoria ed ulteriori questioni interpretativo-applicative.
11. Necessità di una disciplina convenzionale: le “particolari prescrizioni”, da introdurre in sede di convenzione urbanistica o in sede di accordo accessivo al titolo edilizio (permesso di costruire – D.I.A.). Esame di modelli
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È sufficiente compilare il modulo elettronico riportato a fianco. Le iscrizioni dovranno pervenire entro cinque giorni dalla data del convegno. Oltre tale termine è previsto un aggravio del 10% sulla quota di adesione.
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